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Pioggia di soldi sulla. A Parma c'è, Como quasi...

Festa in città per la promozione della squadra di mister Pecchia. Gara decisiva per i lariani a Modena

Pioggia di soldi sulla. A Parma c'è, Como quasi...

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Guai a chiamarle matricole. Il Parma dopo 3 anni di purgatorio in B ritrova il palcoscenico della Serie A al termine di un campionato dominato in lungo e in largo. Merito di uno specialista come Fabio Pecchia (terza promozione in carriera dopo quelle di Verona e Cremona) e dei tanti giovani talenti scovati dal ds Pederzoli. Un connubio che ha fatto rima con successo e vuole vivere la massima serie per ritagliarsi un posto al sole dietro le big grazie a una proprietà straniera solida (l'americano Krause), che ha grandi progetti. Sul nuovo stadio si avvicina la data del consiglio comunale che dovrebbe sancire la consacrazione del progetto nel mese di maggio. Ma su questo è ancora in corso la trattativa fra Comune e Parma che sarà determinante: il sindaco vuole ridurre a 65 anni la richiesta dei ducali, il dg gialloblù Martines è irremovibile a 90, come da atto depositato nel progetto definitivo. I soci di minoranza (Pizzarotti in testa) osservano gli sviluppi. Ed è qui che nell'amministrazione cittadina nasce e aumenta la forte preoccupazione che dopo lo strappo con l'ad di Krause Group (Franco Denari, ex ad di Eataly) il presidente Kyle Krause stia rimettendo in discussione la visione di un progetto futuristico che comprende (o comprendeva?) il nuovo stadio, la rinascita del centro sportivo di Collecchio e l'ex building della Parmalat recentemente acquistato. Tutto rinviato a fine campionato: solo una questione di tempo (e giorni) per l'annuncio di un progetto avveniristico che nasce da un lavoro triennale e che sarà completato a breve oppure è in atto un cambiamento radicale che potrebbe portare alla costituzione di una nuova governance sportivo-aziendale come già raccontato con l'individuazione della figura dello juventino Federico Cherubini? Giorni di festa ma anche di riflessioni per mantenere e consolidare la Serie A appena ritrovata. Quelli che separano il Como della proprietà più ricca del nostro calcio (fratelli Hartono) dal grande salto nell'Olimpo del pallone. Quella A che manca da 21 anni e potrebbe essere festeggiata domenica sul campo del Modena. In caso di vittoria sarà promozione aritmetica. Tanta roba per un club che anche al piano di sopra vuol lasciare il segno. Ambizioni che potrebbero avere il sapore d'Europa: questo il traguardo da centrare nel prossimo biennio. Intanto la proprietà indonesiana sta da settimane ristrutturando il club: a rinforzare la dirigenza sono arrivati Ian Torrance (Southampton), Domenico Vassallo (Inter) e Alessandro Camponeschi (Lega B). Il segnale di come il progetto sia in espansione. E dai playoff può salire un'altra nobile decaduta tra Cremonese (foraggiata dal re dell'acciaio Arvedi), Palermo (hanno alle spalle gli arabi del City Group) e la Samp.

Insomma, ne vedremo delle belle.

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